AIB Associazione Amici del Bosco - Bellinzago Novarese

 

 

 

MISSIONE PREVENZIONE ANTI INCENDI BOSCHIVI

PUGLIA 2008

 

Quello che segue è il resoconto dettagliato della missione e del nostro contributo come volontari AIB di Bellinzago.

Prima di dare la parola a Maurizio, che ha tenuto la cronaca della nostra settimana annotando scrupolosamente ogni fatto grande e piccolo sul suo diario, vi segnalo che iniziano a essere disponibili le foto che Daniele, Marco e Maurizio hanno scattato durante la nostra permanenza in Puglia.

Qui potete vedere le foto di Daniele mentre qui potete vedere le foto di Marco invece qui potete vedere le foto di Maurizio. Nota importante: questi link esterni collegano a una pagina di Facebook. Per tornare indietro occorre selezionare 'indietro' sul vostro browser internet. E' ancora un servizio sperimentale ma l'obiettivo è quello di inserire il nostro sito in un social network di volontariato sfruttando la potente piattaforma Facebook. Sempre in un aggiornamento prossimo venturo verranno pubblicate alcune foto anche all'interno del resoconto. Stay tuned!

Premessa

La Missione Puglia 2008 è previsto che duri dal 26 giugno al 14 settembre e vedrà l'impegno di circa 300 volontari AIB e di oltre 100 volontari di Protezione Civile del Piemonte.

11 turni durante i quali gruppi di volontari si alterneranno a pattugliare il territorio del Gargano con 8 automezzi antincendio: un turno al mattino, uno al pomeriggio, composti da 3 coppie di equipaggi ciascuno, a pattugliare alternativamente 4 diversi percorsi.

Il totale dei 12 equipaggi necessari verrà raggiunto con il concorso di 4 equipaggi composti da volontari pugliesi provenienti da tutta la regione, che si sono anch'essi resi disponibili per turni settimanali.

La Protezione Civile Piemontese, darà assistenza logistica con due cisterne, camion officina, camion per trasporto materiale, conteiner cucina e shelter attrezzato a base operativa.

La protezione Civile pugliese darà supporto sanitario con una unità paramedica dotata di ambulanza e provvederà al catering.

Tutta la missione sarà ospitata dalla base dell'Aeronautica Militare di Jacotenente, nel cuore della Foresta Umbra.

I 4 percorsi da pattugliare sono:

1) Base - Segheria del Mandrione - Vieste - Pugnochiuso - Baia delle zagare e ritorno.

2) Base - Segheria del Mandrione - San Menaio (litoranea) - ritorno su strada interna o viceversa.

3) Base - Monte sant'Angelo - San Giovanni Rotondo - Cagnano Varano - Carpino - Ischitella - Vico del Gargano - Base.

4) Base - Vico del Gargano - San Menaio - Rodi Garganico - Isola di Varano - Cagnano Varano - Carpino - Ischitella - Vico del Gargano - Base.

I percorsi 1 e 2 sono pattugliati mattina e pomeriggio, il 3 ed il 4 alternativamente la mattina o il pomeriggio.

Gli equipaggi sono contrassegnati dal nome in codice Beta, seguito dal numero (da 1 a 12), la Base Operativa è Alfa 1.

In Sala Operativa sono presenti:

un Team Leader AIB Piemonte;

un Team Leader di P.C. Piemonte;

un funzionario tecnico della Regione Puglia.

Saranno inoltre presenti: un funzionario responsabile della Regione Puglia, ed un responsabile del Dipartimento di P.C.

 

 

 

Venerdì 4 luglio, il viaggio

Prima delle 20 sono a casa mia per caricarmi, ci sono già Graziano, Marco e Claudio, Daniele lo preleveremo strada facendo. Tra armi e bagagli abbiamo riempito il pick-up. I due autisti sono Gianluca e Bruno.

Partiamo per l'appuntamento col pullman davanti alla Santi di Cameri, siamo in anticipo ma Montrigiasco è già sul posto: Fabrizio, Il Bocia ed il Nonno, un trio tutto speciale.

Foto di rito, poi, sempre in anticipo, partiamo destinazione Venaria per caricare 14 AIB del torinese che faranno turno con noi.

Dopo circa un'ora arriviamo a destinazione dove troviamo i torinesi che stanno facendo un briefing in cui sono illustrate le raccomandazioni per la missione, veniamo messi a conoscenza delle ultime direttive.

Nuova partenza, questa volta destinazione Alessandria, dove, alla Sede Provinciale della P.C., carichiamo una decina di volontari che cureranno la logistica.

Finalmente la missione ha inizio, sono circa le 23 e 10.

Nottataccia infame, nonostante i ripetuti tentativi, è praticamente impossibile dormire, vuoi per la difficoltà in se di dormire seduti sugli scomodi sedili del pullman, vuoi per gli scossoni del viaggio, vuoi per le fermate che, comunque, dobbiamo fare per consentire il cambio degli autisti.

All'alba, con la luce, è ancora peggio.

La meta è comunque vicina, quando vediamo il lago di Varano, siamo praticamente arrivati, anche se manca ancora parecchio tempo, i chilometri sono pochi, ma la strada, d'ora in poi sarà tutta curve ed in salita.

La Foresta Umbra è bellissima e fittissima, una vera sorpresa per tutti.

Sono circa le 10 e 30 del mattino quando entriamo nella base.

 

 

Sabato 5 luglio, l'ambientamento

La base di Jacotenente è al centro della Foresta Umbra, nei pressi della caserma della Guardia Forestale, li vicino ci sono ci sono strutture per i turisti, un museo, un percorso naturalistico, un'area pic-nic, un laghetto e, naturalmente una piccola zona destinata a bancarelle di prodotti locali.

Scesi dal pullman dobbiamo aspettare che le stanze siano rassettate prima di sistemare i bagagli.

Durante il viaggio avevamo già stabilito gli equipaggi e gli alloggiamenti, ora si tratta di definire l'accoppiamento tra gli equipaggi ed i turni.

Marco ed io siamo beta1 ed i nostri partner sono beta10, un equipaggio di volontari pugliesi di San Severo. Claudio, Graziano e Daniele, sono beta2 e fanno coppia con beta9, pugliesi di Ostuni. Gli amici di Montrigiasco (beta6) sono accoppiati con beta8, equipaggio torinese.

Domani ci tocca il turno del mattino, dalle 9 alle 14.

Gli altri equipaggi piemontesi, devono dividersi per poter coprire il buco dovuto alla mancanza di un equipaggio pugliese, saranno 5 equipaggi piemontesi ed uno pugliese (di Santa Maria di Leuca).

Loro domani faranno il pomeriggio.

Dopo pranzo i capi macchina faranno un giro di istruzione con le pattuglie del turno uscente. Io sono esonerato perché devo capire come funziona la Sala Operativa per dare una mano al Sereno, il nostro Team Leader.

Quel pomeriggio in Sala Operativa è caos; gli operatori uscenti danno le istruzioni agli entranti; i volontari che partono vengono a salutare, quelli nuovi a curiosare. Un casino.

 

 

Domenica 6 luglio, inizia la missione

La sveglia non è un problema, semmai il problema è dormire; siamo in stanza con Alberto, un volontario di Lanzo, dire che russa è un eufemismo, è come avere in camera un Landini testa calda. Marco salta sul letto come un grillo, non sa cosa fare per farlo smettere, è disperato. Siamo alla seconda notte insonne.

Ore otto colazione sotto i gazebi, poi controllo mezzi ed alle nove partenza; Beta2 percorso 2, per noi, percorso 1.

Gli amici di San Severo sono molto affabili e simpatici, leghiamo subito. Nazario, il Maresciallo, è il più giovane, Gianfilippo, il commerciante ha la mia età, Giacomo, il più anziano (di un anno) lavora per il Comune.

Ci prestano una radiolina per le comunicazioni a breve distanza in modo da poter comunicare tra di noi senza interferire con la base.

Prima di Vieste ci segnalano un presunto principio d'incendio nella zona di Pugnochiuso, si comincia.

Superato Vieste i primi problemi, la radio non prende, dapprima riceviamo solo scariche, poi niente, morta. Sono un po' preoccupato, temo un guasto, ma anche quella di beta10 è nelle stesse condizioni, semplicemente siamo completamente in ombra ed isolati, anche il cellulare non prende.

Non riusciamo a trovare l'incendio, ma, prima una macchina della forestazione regionale, poi una del CFS, ci confermano che è spento.

Dopo Baia delle Zagare, mentre siamo già in fase di ritorno verso la base, incrociamo beta6 e beta8 che erano sul percorso 3 e che, causa un disguido, sono finiti sul nostro; la carenza di comunicazioni nella zona ha fatto il resto, ed i due equipaggi sono rientrati dopo le 16. Sereno era tutt'altro che sereno, camminava avanti e indietro come un'anima in pena, radio in mano per cercare la comunicazione con beta6. Al loro rientro c'è stata un po' di maretta, ma, successivamente le cose si sono chiarite e gli animi calmati.

 

 

Lunedì 7 luglio, giorno di fuoco

Mentre Marco e gli altri fanno manutenzione agli automezzi ed ai moduli antincendio, io sono in sala operativa a dare una mano. Decidiamo di scomporre la tabella dei turni che è settimanale in tabelle giornaliere di più facile lettura. Ci penserà la fidanzata di Stefano che è brava a maneggiare il computer.

Pomeriggio, oggi ci tocca il percorso 2, Peschici. La giornata è torrida, usciti dalla Foresta Umbra troviamo temperature superiori ai 40 gradi, 42 nel tratto interno tra Peschici e Mandrione, ancora di più nell'area Monte Sant'Angelo, San Giovanni Rotondo, Manfredonia.

Siamo ancora sulla provinciale52 bis quando arriva una segnalazione di incendio a Baia dei Campi, percorso 1. Poco dopo comincia la sarabanda per beta2, 4 o5 segnalazioni di incendio nella piana di Manfredonia, li bruciano le stoppie del grano, ma in giornate come questa, le fiamme sfuggono ai controlli, entrano negli uliveti, nelle masserie, nei boschi. Beta2 e beta9 corrono come matti, e hanno problemi di acqua. La cisterna, su quelle strade, impiega parecchio ad arrivare ed il fuoco non aspetta. I paesi non hanno idranti da cui attingere, l'unica fonte di approvvigionamento sono i pozzi delle masserie, sempre che i proprietari lo consentano.

Mentre tutto ciò avviene e Beta6 è alle prese con l'incendio di Baia dei Campi, da noi tutto tranquillo, anzi, ci si domanda perché non ci chiedono a dare una mano, ma nessuno ci contatta e proseguiamo il nostro giro

Ci fermiamo a controllare le carte in una piazzola di fronte ad un campeggio; arriva subito un signore preoccupato che chiede notizie dell'incendio. Le voci sull'incendio di Baia dei Campi sono rimbalzate distorcendosi da campeggio a campeggio e la gente ha paura. Vuole sapere se è vicino perché lo scorso anno si è trovato a 50 metri dalle fiamme e non è stato piacevole. Lo tranquillizziamo, è lontano, ed è ormai sotto controllo.

Più avanti troviamo l'area bruciata l'anno scorso, migliaia di alberi come scheletri neri in un paesaggio lunare. Il fuoco ha portato alla superficie delle rocce bianchissime che contrastano col terreno nero circostante e con gli scheletri dei pini. Uno spettacolo allucinante.

Aspetto positivo della giornata, il battesimo del fuoco per Daniele.

 

 

Martedì 8 luglio, l'avventura

Questa mattina abbiamo il percorso 4, all'uscita della base carichiamo due scout locali, uno dei due è molto interessato a mostrarci dei percorsi fuoristrada. Subito dopo Vico, ci inerpichiamo su per i boschi sopra San Menaio, poi scendiamo da una strada che non è segnata ed arriviamo in centro al paese. Questo percorso, almeno la sua parte su strada, ci servirà anche in seguito. Poi scendiamo e risaliamo dentro la Pineta di Mazzini, tutta Pino di Aleppo, molto pregiata e da tenere sotto controllo. Tornando a San Menaio troviamo beta6 che sta facendo il percorso 2, Proseguiamo col nostro giro, giornata tranquilla, la temperatura è calata e non ci sono problemi.

Giriamo attorno al lago di Varano e, giunti a Carpino, lo scout ci propone di tagliare per strade interne ed arrivare in base attraverso la foresta.

Il Maresciallo non è molto d'accordo, ma ci sembrava quantomeno scortese rifiutare una occasione unica come quella che ci si presentava.

Sarà per l'erosione dovuta alle acque, sarà perché manca la manutenzione, ma abbiamo fatto strade che di stradale avevano ben poco, le capre dicevano: ”dove andate che manco noi passiamo di li.

Comunque il tratto è stato molto interessante, anche se stressante per auto ed autisti. Abbiamo visto zone che pochi hanno visto, anche dei locali, e, cosa da non sottovalutare, non ci siamo persi, timore che abbiamo sempre avuto, nonostante la sicurezza degli scout.

Pomeriggio libero, tutti al mare con gli amici di Montrigiasco, e la sera cena a Vieste.

 

 

Mercoledì 9 luglio, Padre Pio

Mattinata burocratica, do una mano a Sereno a compilare i fogli di servizio, sono tanti perché lui ha fatto due turni, alla fine ho il crampo dello scrivano. Gli altri continuano il loro lavoro di manutenzione. Alla fine andiamo tutti a Vico per fare il pieno.

Pomeriggio, ci tocca il percorso 3. pronti via, c'è già un allarme incendio sotto Monte Spigno, a circa metà strada tra la base e Monte Sant'Angelo.

Arriviamo sul posto, un fuoco di sterpaglie a bordo strada è entrato in un podere semi abbandonato, stanno bruciando, oltre alle sterpaglie, una macchia di sottobosco cresciuta a ridosso della strada ed una distesa di felci.

Fortunatamente il muro a secco che delimita il terreno ha rallentato le fiamme impedendo loro di entrare nel bosco sovrastante.

Dopo di noi arriva una squadra di operai della forestazione con un modulo e, successivamente, una pattuglia del CFS che fa i rilievi.

L'incendio è affare di pochi minuti, il problema è la bonifica, non voglio sprecare troppa acqua perché temo di incontrare altri problemi nel corso del pomeriggio. Non voglio disturbare la logistica che potrebbe avere problemi più gravi altrove, problemi che non conosco non avendo seguito i passaggi radio dell'ultima mezz'ora. Facciamo un po' di bonifica con l'acqua, poi mettiamo in funzione il soffiatore. Lezione di antincendio per gli amici pugliesi che non avevano mai utilizzato questo attrezzo per spegnimento e bonifica, anzi, non pensavano proprio che si potesse usare. Mostriamo loro il corretto uso, e restano colpiti dall'efficienza del mezzo.

Chiedo agli operai forestali se è possibile avere acqua, non sono del tutto convinti, ma non sanno dire di no. Scopriamo l'esistenza di un idrante (chiuso a chiave) in centro paese a Monte Sant'Angelo, ufficialmente non se ne conosceva l'esistenza. I nostri amici meritano bene una birra.

Partiamo alla volta di San Giovanni Rotondo, ci è consentito di visitare la Cripta del Santo, anzi, possiamo parcheggiare nell'area riservata ai carabinieri, e, in caso di coda, ci faranno anche passare avanti.

Parcheggiamo, e, subito, la scritta Regione Piemonte posta sull'automezzo, attira l'attenzione di un gruppo di signore della provincia di Asti in pellegrinaggio col Parroco. Vogliono sapere tutto, e, naturalmente, scattano decine di foto.

Temo finiremo sul Bollettino Parrocchiale.

Dopo la doverosa visita a Padre Pio, riprendiamo il viaggio alla volta di Cagnano Varano, e, da qui, a Carpino. Nel percorrere questo tratto la nostra attenzione è attratta da una colonna di fumo che sale in direzione del lago. Impieghiamo un po' a trovare il posto, ma si tratta solo di un abbruciamento di sfalci all'interno di un fondo privato. Lo stesso ci capita dopo qualche tempo alle porte di Vico, anche qui si tratta di sfalci di ulivo controllati dal proprietario dell'uliveto. La segnalazione crea un disguido con la SOUP di Bari che equivoca il termine abbruciamento controllato e teme un incendio.

Dopo la verifica del sito ed i dovuti chiarimenti, proseguiamo per la base.

 

 

Giovedì 10 luglio, di nuovo nel buco nero delle comunicazioni

Mattina, si ritorna a sud di Vieste, ma questa volta sappiamo che non ci sono comunicazioni e non siamo preoccupati come il primo giorno. Alla segheria del Mandrione, sede operativa della Forestazione Regionale, carichiamo uno scout locale che ci farà da guida sul percorso. La giornata è tranquilla e non sentendo le comunicazioni degli altri equipaggi, siamo tenuti a pensare che sia lo stesso per tutti.

Lo scout ci porta su una stradina non asfaltata in un canalone; il Maresciallo è un po' preoccupato, ma la strada si rivela di facile percorribilità. Arriviamo in una spiaggia chiusa da due muri verticali di roccia, sulla destra due faraglioni emergono dal mare; è veramente un posto bellissimo; c'è un albergo in alto, sopra le rocce, ed i clienti scendono al mare in ascensore. Potenza dei soldi e delle licenze edilizie.

Pomeriggio in base, passiamo il tempo con qualche lavoretto, cambiamo il raccordo rapido del naspo che perde e facciamo un giro a piedi fino al laghetto. Naturalmente non manchiamo di spendere soldi alle bancarelle.

La sera a cena fuori con Fabrizio e soci. Andiamo alla Torre di Monte Pucci; sotto, seguendo una stradina che arriva quasi in riva al mare, c'è il Ristorante del Trabucco. Mangiamo su di una terrazza di legno grezzo a sbalzo sul mare, vicino ai trabucchi (specie di enormi bilance). La cena è tragicomica, la serata non merita ulteriori commenti.

 

 

Venerdì 11 luglio, ritorno a Peschici

Solita mattinata tra lavoro e riposo, si controllano i livelli, si fa il pieno, si prende un caffè. Dobbiamo cominciare a fare le valige, perché domani alle otto e mezza devono essere fuori dalle camere, e noi non abbiamo margine dato che ci tocca il turno del mattino.

Pomeriggio, alle 13 siamo già in partenza per il percorso 2; la cosa pesante è che il percorso è breve, e dovremo perlustrare più volte gli stessi posti fino alle 20. L'aspetto positivo è che hanno installato la frequenza Puglia2 sulle nostre veicolari; non avremo la segnalazione della posizione col GPS, ma, almeno ci sentiamo quasi ovunque. Le veicolari "escono" con 50 Watt di potenza, le palmari che abbiamo usato finora, con 5. La differenza c'è e si sente. Copiamo le prove radio di beta6 che sta facendo il percorso 1, e, non sembra vero riuscire ad ascoltarlo.

La nostra zona ha qualche buco solo sulla litoranea in prossimità di pareti rocciose verticali che sovrastano la strada, pochissimo rispetto a prima.

Beta2 è andata a San Giovanni Rotondo.

Al ritorno troviamo alla base i dirigenti del Corpo AIB che sono arrivati in Puglia per l'inaugurazione di domani.

 

 

Sabato 12 luglio, ultima missione

Stamattina liberiamo le stanze e partiamo in anticipo perché dobbiamo tornare entro le 12 e 30, all'una comincerà la cerimonia per l'inaugurazione.

La giornata inizia tranquilla, solo al Mandrione, vediamo un fumo sulla sinistra, ma tocca a beta2, noi continuiamo il nostro giro senza trovare alcun problema.

Al ritorno, giunti a Vieste, decidiamo di prendere la strada dell'entroterra, invece della solita sempre battuta in andata ed in ritorno. E' così che, in una curva troviamo un incendio. Non ci sono fiamme vive, ma necessita urgentemente di bonifica, una fila di rovi sta per riaccendersi e ciò porterebbe le fiamme verso un bosco sovrastante. E' l'ora più calda della giornata.

Abbiamo quasi finito che arriva una squadra del CFS; erano intervenuti loro sull'incendio, ma poi si erano allontanati per rifornirsi d'acqua e completare il lavoro.

Riprendiamo la strada verso casa, e, poco dopo le 12 e 30 entriamo in base.

E' tutto un via vai di gente, politici, militari, polizia, volontari di associazioni mai viste, e ci sono anche i colleghi che ci daranno il cambio.

Poco dopo l'una arrivano le persone importanti: Il Sottosegretario Bertolaso, Il Presidente della Regione Vendola, il nostro Assessore Regionale alla Protezione Civile Caracciolo.

Taglio del nastro, strette di mano, discorsi, tante fotografie. Finalmente si mangia.

Come extra abbiamo una cassetta di meloni che il proprietario del fondo, quello dove abbiamo visto il fumo stamattina, ha regalato a beta2.

Dopo pranzo una doccia e relax. Tutto bene fino a che arriva un allarme incendio nella zona di Vico, le squadre in missione sono tutte lontane, occorre portare una squadra di quelle nuove sul posto.

Chi volete che vada: beta1.

Già vestiti per il viaggio partiamo alla volta della zona segnalata e ci torna utile il giro di martedì; il fuoco è fuori dalla solita zona, e riusciamo ad arrivarci solo grazie all'esperienza acquisita in quell'occasione.

E' un incendio abbastanza grande, che si è contenuto solo grazie al solito muretto a secco. Tutto in salita, abbiamo dovuto svolgere tre naspi, circa 200 metri ed usare tutta l'acqua dei due mezzi.

Anche se non sei operativo e vestito normalmente, non puoi evitare di dare una mano. Al ritorno siamo neri di fuliggine dalla testa ai piedi.

Nuova doccia e nuovo cambio.

 

Ore 21 e 30, inizia il viaggio di ritorno, si torna a casa.

Sul viaggio nulla da segnalare, solita notte insonne; e, dopo aver girato l'intero Piemonte a scaricare i colleghi di avventura, finalmente arriviamo a Bellinzago con gli amici di Montrigiasco.

Gianluca e Mario ci attendono sull'Allea. Facciamo quattro chiacchiere ed il pullman riparte per tornarsene a casa.

La borsa !!! Naturalmente Fabrizio ha dimenticato la borsa con soldi e documenti.

Saltano tutti in macchina e corrono dietro al pullman.

Chissà se lo hanno preso o lo stanno ancora rincorrendo!!

 







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